Cos’è l’osteopatia

Negli ultimi anni, la figura dell’osteopata sta prendendo sempre più piede e molti iniziano ad affidarsi a queste figure professionali per la cura di piccoli problemi fisici quotidiani. Per comprendere meglio la filosofia osteopatica bisogna capire da dove è nata e il suo iter travagliato fino ad oggi. In altre parole: che cos’è l’osteopatia, qual è il significato?

Osteopatia: tutto quello che c’è da sapere sul significato

L’osteopatia è una filosofia, una scienza, una disciplina basata sul principio che il benessere del corpo è strettamente legato all’equilibrio strutturale. Gli osteopati infatti si concentrano sull’analisi e sul trattamento delle tensioni e delle disfunzioni nel sistema muscolo-scheletrico, che possono influire negativamente sulla salute generale, cercando di migliorare la mobilità delle articolazioni, alleviare le tensioni muscolari e stimolare il corpo a guarire naturalmente. Questo approccio non invasivo mira a ripristinare l’armonia tra le diverse parti del corpo, contribuendo al benessere complessivo.

L’osteopatia è definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) come “professione sanitaria di contatto primario con competenze di diagnosi, gestione e trattamento dei pazienti”, riconosciuta in diversi stati ma ad oggi purtroppo ancora non in Italia.

Si basa su una visione olistica della salute perché ha una visione di tutti i grandi sistemi (somatici, viscerali, fasciale e cranio sacrale); tratta dai comuni mal di schiena, cefalee, problemi articolari, fino ad arrivare a problemi legati alla digestione, intestinali e delle vie genito-urinarie.

Chi ha inventato l’osteopatia: la storia da conoscere

Per comprendere il significato e la storia dell’osteopatia vi chiederò una fervida immaginazione: provate a proiettarvi nel lontano 1828, Stati Uniti, nel profondo Far west. Qui nacque Andrew Taylor Still, un ragazzino figlio di un dottore di frontiera impegnato sia a combattere nella guerra contro il Messico che ad aiutare e curare gli Indiani d’America per anni.

Ma andiamo con ordine, a posteriori, la prima pietra miliare dell’osteopatia si ebbe, nel 1836, A. T. Still aveva appena 8 anni ed era nella sua tenuta di famiglia con una forte emicrania, si addormentò in giardino appoggiando la testa su un’altalena rasente il suolo, poco dopo si svegliò senza alcun dolore.
Ci vollero anni per capire che, quella sorta di ‘’cuscino basculante’’, andò a inibire il grande nervo occipitale facendogli passare quella tremenda cefalea.

A. T. Still, ebbe una vita travagliata, perse 5 figli, due a poche settimane dal parto, tre per meningite spinale, suo padre per polmonite e venne a mancare pure la sua prima moglie dopo 10 anni di matrimonio.

Questo capirete bene che per un medico estremamente cattolico sia stato un grosso trauma.
Prese subito le distanze dalla medicina tradizionale dichiarando che l’uomo è una macchina perfetta costruita da Dio e che noi non abbiamo le conoscenze mediche per trovare soluzioni farmacologiche, ma il corpo è capace di fabbricare dei rimedi propri contro le malattie, quando le sue relazioni strutturali sono normali, la sua nutrizione è buona ed è inserito in un buon ambiente.

Il 22 Giugno 1874 scrisse: ‘’Come un colpo di sole, la verità intera albeggia nella mia mente, ho visto una piccola luce nell’orizzonte della verità. ‘’In pratica ho issato la bandiera dell’osteopatia.’’
Tutto ciò lo espose all’università di Baker.
Negli Stati Uniti del tardo ‘800 lo chiamarono ‘’The Old Doctor’’, venne in tutti i modi ostacolato nel diffondere la terapia manipolativa, per il suo posare le mani venne accusato perfino di stregoneria.
Nel 1892 fondò a Kirksville, Missouri, la prima scuola di osteopatia, The American School of Osteopathy (A.S.O.) e pensate, richiamò talmente tanti studenti e pazienti provenienti da tutti gli stati del nord America che dovettero deviare la ferrovia che correva da est a ovest di ben 30Km per permettere a tutti di raggiungere questa cittadina allora sconosciuta.