Curve del rachide e patologie associate: come trattarle con l’osteopatia

Le curve del rachide, ovvero le naturali curvature della colonna vertebrale, svolgono un ruolo fondamentale nella biomeccanica del corpo umano. Quando queste curve subiscono alterazioni possono emergere diverse patologie, influenzando notevolmente la qualità della vita.  In questo articolo vediamo quali sono le patologie associate alle curve del rachide, i loro sintomi più comuni e come l’osteopatia possa offrire un trattamento efficace.

Che cos’è il rachide

In fisiologia il rachide presenta delle curve sul suo piano anteroposteriore. Le vertebre cervicali e lombari formeranno una lordosi, al contrario quelle toraciche e sacrali andranno a formare una cifosi. Questo permette alla schiena di svolgere una funzione ammortizzante dei carichi verticali, avendo una struttura a “S”, oltre che ad aiutarci a trovare il baricentro correggendo le curve in caso di necessità. In altre parole: le curve del rachide sono essenziali per distribuire il carico, permettere il movimento e proteggere il midollo spinale.

Quando queste curve fisiologiche superano determinati angoli, accentuando la lordosi o/e la cifosi usciamo dai parametri fisiologici.

Le patologie associate alle curve del rachide

Le patologie associate alle curve del rachide includono:

I sintomi più comuni delle curve del rachide

I sintomi variano in base alla specifica patologia, ma quelli più comuni sono:

 

Una cifosi marcata si verifica quasi esclusivamente a livello delle vertebre toraciche o dorsali aumentando la pronazione anteriore del busto, uno spostamento del carico anteriore oltre che un dorso a “gobba”.

I sintomi in questo caso sono:

 

Una lordosi marcata, ovvero l’aumento della curva lordotica a livello cervicale e lombare, comporta uno schiacciamento dei dischi intervertebrali con possibili lesioni degli stessi.

 

I sintomi dell’iperlordizzazione cervicale sono:

 

Mentre quelli dell’ iperlordizzazione lombare sono:

 

Quando si verifica, invece una rettilineizzazione significa che c’è un abolimento completo o una forte riduzione delle curve fisiologiche, a livello cervicale si assiste perfino a una inversione di curva. Si manifesta con:

 

L’osteopatia come soluzione

L’osteopatia si rivela una possibile soluzione per le patologie del rachide grazie alla sua capacità di:

Le patologie associate alle curve del rachide possono essere debilitanti, ma con l’osteopatia molti pazienti trovano un notevole sollievo.  Optare per l’osteopatia significa scegliere un trattamento personalizzato, che mira a risolvere non solo i sintomi ma anche le cause sottostanti delle patologie del rachide. Inoltre, la sua natura non invasiva la rende adatta a pazienti di tutte le età.

In conclusione, tensioni muscolari, fasciali e viscerali possono portare a una abolizione parziale o totale delle curve del rachide, che siano esse cifosi o lordosi. L’obiettivo della seduta osteopatica è quello di rilasciare tutte le tensioni coinvolte in questo processo, distendendole e andando ad armonizzare tutte queste strutture per ritrovare mobilità e funzionalità della colonna vertebrale.